Ciao Paolo,
giusto per non fare confusione:
La lunghezza a riposo non è sufficiente per il calcolo dell'energia immagazzinata in una molla.
I valori da acquisire per tracciare il grafico relativo all'energia immagazzinata in una determinata molla sono almeno due, determinati nel modo seguente:
Differenza dei lunghezza della molla tra lo stato di riposo (fuori dell'azione) e sotto compressione di Xkg (primo punto)
Differenza dei lunghezza della molla tra lo stato di riposo (fuori dell'azione) e sotto compressione di Ykg (secondo punto)
Questi punti (schiacciamento/carico) vanno riportati su un diagramma con alle ascisse le deformazioni lineari (accorciamento della molla) e sulle ordinate il carico corrispondente.
La retta così ottenuta si può utilizzare per calcolare la quantità di energia immagazzinata nella molla durante la fase di caricamento. Infatti basta riportare sulle ascisse del diagramma ottenuto per quella molla, le due misure: accorciamento della molla quando la carabina è a riposo (scarica), cioè sua precompressione ed il secondo punto cioè accorciamento della molla quando la carabina è carica (pari al primo valore+corsa). Portando le verticali all'asse delle acsisse da questi punti individuiamo un trapezio. L'area di questo trapezio è l'energia immagazzinata nella molla.
Ora tutto questo bel discorso, supponendo sia stato fatto come si deve ha un valore indicativo ed ha validità per quella e solo quella molla (se già settata altrimenti neanche per quella, ti dicono niente i diagrammi di isteresi magnetica?).
Dico valore indicativo perchè non c'è assolutamente proporzionalità diretta tra valore dell'ESC (energia immagazzinata nella molla) ed energia erogata dal fucile, per questioni legate all'apporto della combustione ai valori dell'energia in gioco. Lo dico anche perchè poi anche se in un certo ambito ristretto si può parlare di relazione lineare tra energia in gioco ed energia erogata (in teoria), subentrano altri elementi a disturbare il calcolo, legati all'efficienza del ciclo che investe tanti altri parametri che a volte debbono essere modificati al variare delle Energie in gioco. L'efficienza di per sè fa sì che si abbiano alla fine valori dell'ordine 25-30% dell'energia erogata dalla molla.
Quindi ogni calcolo va fatto su una ben precisa configurazione, con la molla tra le mani, così come il pistone etc.
Pesi del pistone in genere ne troverai dai 180 ai 300 grammi a seconda dell'arma. Puoi prendere circa 250 grammi come valore base per calcoli teorici. Se poi nei tuoi calcoli ritrovi valori di velocità max del pistone all'incirca sui 40-50 m/s allora non avrai toppato.
Se avrai avuto l'impressione che io faccia il saccente, ti prego di scusarmi, ma preferisco ribadire concetti, magari già noti, al fine di rendere più concludenti le discussioni, non trovi?
Alla fin fine ti dirò che sebbene in alcuni casi il semplice calcolo teorico mi abbia portato molto vicino ai valori ottenuti, tanto da farmi pensare di essere un Dio, la mia
cola esperienza mi dice che provando e sperimentando, purchè con cognizione di causa, si raggiungono prima i risultati cercati.
Non che la teoria non funzioni (le leggi della fisica son sempre valide), ma tutta una serie di fattori e circostanze che subentrano nella realtà, a noi ignoti in prima istanza, inficiano a volte il calcolo a tavolino.