SILVER ha scritto: non sono così erudito in fisica, idrodinamica o altro se però ad esempio guardo l'airbox della mia moto, com'è fatto e la sua funzione, ho la risposta senza avere una laurea e senza mangiare pane e fisica a cena. l'effetto contrario al convogliamento veloce e conseguente aumento della pressione lo vedo nelle paratie laterali di deflusso dell'aria sulla carena della moto. con l'airbox in pressione massima ho un guadagno di circa 8 cv in più rispetto alla prova su un normale banco a rulli.....spiegami tu questo...

Ti rispondo sotto diversi punti di vista.
Tecnicamente, perche’ la trattazione di questo topic e’ di tal genere, anche se non in merito a moto e motori, che in passato mi occupavo di preparare e mettere a punto, quando nelle derivate di serie scendevano in pista i laverda 750 sfc, oppure le aermacchi ala d’oro, piuttosto che nel cross i simonini, ma quelli ancora col sachs 6 marce a crocera.
Innanzi tutto una moto non e’ un sistema isolato, chiuso, ma interagisce con l’esterno, il motore e’ un argano non destinato al trasferimento di energia, bensi al produrla quindi l’opportuna configurazione di determinati particolari come l’airbox contribuiscono a farglielo fare meglio, ovverosia permettono un riempimento migliore di aria e conseguentemente una miscela aria benzina maggiore che ci dara’ piu potenza, tali dispositivi lavorano anche a livello dinamico, cioe’ grazie all’avanzamemto della moto sfruttano questo per convogliare maggiormente aria al motore, ma anche in questo caso tutto e’ studiato e dimensionato anche per eliminare il piu possibile, o limitarle, le turbolenze.
La carabina e’ un sistema chiuso, isolato, il suo funzionamento non ha bisogno di interazione con l’esterno e soprattutto non deve produrre energia, ma bensi’ e solamente trasmettere quella immagazzinata dalla molla al piombino, e per farlo usa un mezzo elastico che e’ l’aria, facendo questo con i migliori rendimenti avremo piu energia al pallino e meno dissipata in altre vie tra cui le reazioni, e le turbolenze diminuiscono comunque l’efficienza, che poi siano inevitabili lo ribadisco nuovamente, ma controllabili si.
E poi
Che tu non mangi pane e fisica a cena non mi riguarda, nel senso che a casa propria ciascuno fa quel che gli pare.
Anch’io a cena non mangio pane ed FT, pane e BR, o pane e poligono, e difatti mi sembra che non ho mai messo becco in certi modi o atteggiamenti in discussioni e prestazioni di chi invece con tale alimento vi e’ cresciuto e continua a sopravviverci.
Personalmente circa 40 anni fa per interesse e passione ho incominciato a masticare di moto e motori, sceglliendo poi studi di perito meccanico, sempre per passione, continuando poi con un corso di laurea in fisica dovuto pero’ purtroppo abbandonare, facendo di questo companatico oggetto e base di una attivita’ lavorativa, che nel corso di 27 anni e’ stata si diversificata, ma ha sempre seguito questa impostazione e che ancor oggi continua.
E tutto cio, non perche' sono io, ma nei confronti di chiunque, penso meriti un'approccio considerativo differente.
D’accordo che in definitiva siam tutti dei San Tommaso, ma su queste pagine virtuali e’ sicuramente difficile farti vedere o toccare qualcosa.
Comunque quello che riporto nel post successivo e’ un copia incolla dalla rete, per semplicita’ wikipedia, che se non credi a me, vi e’ almeno qualcun altro che sostiene che le turbolenze, pur essendoci si cercano sempre di eliminare o ridurre al fine dei rendimenti migliori, anche su cio che tu dici di comprendere al solo vederlo.
Facendo mio cio’ che tu spesso dici
Domandare e’ lecito, rispondere e’ cortesia
Resto in attesa della spiegazione sul fatto che in un sistema venturi un fluido aumentando di velocita’, aumenta anche di pressione.
